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[VIDEO] [INCHIESTA] CAIVANO: Parco Verde, la triste verità che nessuno racconta

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Da non credere, ci siamo entrati, e non solo per ascoltare e per guardare ma, addirittura, con una telecamera e un microfono. Non avevamo pistole puntate alla schiena, giuro, e neanche alcuno che ci consigliasse di scappare. Nessuno ci ha scippati, non siamo stati derubati, non abbiamo visto bambini volare dalle finestre e, con qualche ovvio limite, siamo stati accolti come se fossimo in un qualsiasi altro quartiere di Caivano.

Certo, direte voi, è facile farlo quando non si vanno a toccare gli interessi di quelli che lucrano sullo stato delle cose. Noi vi rispondiamo che si, è facile, strano però che nessuno ci abbia mai pensato e non l’abbia mai fatto. Il Parco Verde di Caivano non è certo un quartiere residenziale di lusso, non è il Vomero della periferia ma nemmeno una Favelas o un Bronx italiano. Questo è un quartiere come tutti gli altri, dove esiste il bene e il male, il buono e il cattivo, dove, è vero, esistono storie non del tutto trasparenti, al limite della legalità, ma che non è per niente diverso da ogni alta zona di Caivano, S. Giovanni, Via Diaz, Rione Scotta, solo per citarne alcuni. Gente abbandonata a se stessa che cerca di sopravvivere a situazioni estreme di povertà, che arrabatta ogni giorno risorse per tirare a campare, dove l’unica speranza resta quella di conservare un tetto sulla testa. E che tetto!

All’ultimo consiglio elettorale la figlia del Presidente mummia, Del Gaudio, aveva accusato apertamente gli intervenuti del “Parco” di essere tutti delinquenti. A lei vorremmo dire, noi non li abbiamo incontrati i ladri di cui lei parla. Noi abbiamo visto gente vera, arrabbiata, capace ancora di avere la forza di combattere per i propri diritti. I veri ladri stanno fuori, sono tutti quei politici che hanno varcato le soglie di quelle case, ultimo della fila l’attuale Sindaco Monopoli, il più infame, a detta degli abitanti che hanno creduto alle sue promesse. Ma in trenta anni si sono avvicendati in tanti, da Semplice a Papaccioli, da Falco a Monopoli. La storia non è mai cambiata e il tenore di vita di quelle Persone non è mai mutato, anzi. Hanno continuato a ghettizzare il ghetto generando odio nei suoi confronti, facendolo diventare prima melma e poi merda, trattando i suoi abitanti come elettori in batteria, producendo una macelleria sociale senza precedenti dove per scampare al supplizio ci si deve adeguare e restare sul filo della lama affilata tra la legalità e l’illegalità.

Neanche la Chiesa può essere immune al nostro giudizio se, per oltre trenta anni, non ha messo in risalto questi problemi, quando per cinque anni si è limitata alle estreme unzioni e per altri venticinque alla puzza sotto il naso. Quando nella terra dei fuochi si muore per i rifiuti interrati e non per l’amianto che ricopre a tonnellate i tetti di quei mostri provvisori che sono divenuti definitivi, tombe da cui è difficile scappare se anche i disabili sono bloccati dagli ascensori che non funzionano, dove la melma che trafila dalle fogne riempie i blindi alla base dei palazzi e genera il puzzo insopportabile dell’indecenza istituzionale. Questo vorremmo farvi vivere. Per farvi comprendere. Per farvi ragionare su certe prese di posizione quando la vostra umanità si scontra con l’incoerenza del vostro essere Cristiani. Vorremmo farvi amare, come noi, gli occhi scintillanti di un’anziana disabile che con pazienza aspetta che le sia ridata l’ascensore. Non sarà l’ultima volta la nostra ma la prima di una lunga serie, perché siamo certi che la redenzione è umana ed è possibile per tutti.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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